Educatore e sacerdote italiano. Direttore
(dal 1855 fino alla morte) dell'Istituto dei sordomuti di Milano, si distinse
per la diffusione del metodo "orale puro", in sostituzione di quello
tradizionale, basato sulla mimica con i vari segni convenzionali. Oltre a opere
specifiche sul sordomutismo -
Cenni storici e compendiosa esposizione del
metodo seguito per l'istruzione dei sordomuti (1880) -, scrisse molte opere
di pedagogia generale, quali
Il libro dei bambini (1861),
Patria e
famiglia (1862) e
Racconti di una madre ai suoi figli (1877) (Milano
1832-1889).